Se grazie a Xiaomi ed il suo Mi Band, di cui abbiamo parlato in questo articolo, il settore dei fitness tracker è finalmente riuscito a conquistare anche il pubblico degli indecisi e di chi non aveva a disposizione un grosso budget, ecco che finalmente entra un vero competitor per la Mi Band di Xiaomi.
A breve Xiaomi rilascerà la versione 2 del fortunato braccialetto capace di monitorare passi, sonno e battiti cardiaci, oltre che a tenerci aggiornati sulle notifiche che arrivano sul cellulare. Questa nuova versione, conterrà probabilmente una killer feature che gli permetterà di restare super competitiva: un piccolo display.
Il mercato è però tutt’altro che fermo, e tralasciando gli altri big del settore, tra cui Garmin e FitBit perchè si posizionano su target con budget maggiore, la vera sfida si gioca in Cina.
Honor Band A1: sfida diretta con la Mi Band
Honor, diramazione del ben più noto colosso Huawei, è pronta a rilasciare la sua Honor Band A1, una fascia fitness che ricalca molti dei pregi della diretta concorrente Mi Band.
Abbiamo parlato già di Honor in occasione della recensione di Honor 7, un top di gamma al prezzo di un medio di gamma, di cui trovate la recensione completa qui.
Partiamo dalle funzionalità di base insite in un fitness tracker, che sono ovviamente il conteggio dei passi e dei km percorsi durante la corsa, oltre che le calorie bruciate durante l’attività sportiva.
Segue la funzionalità di monitoraggio del sonno, che è in grado di riconoscere, come la Mi Band, il sonno leggero e pesante, ma che aggiunge il monitoraggio di eventuali pisolini durante il giorno.
Abbiamo poi il lato dedicato alla connettività con lo smartphone, dove non manca la sveglia e la vibrazione in fase di ricezione delle chiamate.
Sulla Honor Band A1 è inoltre presente un piccolo LED che da un feedback luminoso sulle notifiche di chiamate ed SMS ricevuti.
Questa Honor Band A1 inoltre possiede una funzionalità, secondo me poco utile, che può misurare la quantità di raggi UV ed avvisarvi se è il caso di mettere la crema solare, o ripararsi all’ombra di un cipresso.
Scherzi a parte, l’utilità di questa features di Honor Band A1 è soggettiva. Pensiamo ad una mamma che vuole evitare di far “cuocere” al sole il suo bimbo, così potrà avere la certezza di fare la cosa giusta. Anche se avolte comunque basta un po’ di buon senso.
L’autonomia è davvero di rilievo. Complice la mancanza del display, la batteria da 70 mAh riesce a garantire, a detta di Honor, un autonomia di 28 giorni di utilizzo in standby. La ricarica avviene tramite un comodo cavo micro USB, un’idea azzeccata che ci evita un cavo proprietario.
Il design di questo primo wearable di Honor è piacevole, non ingombrante né pesante (pesa solo 20 grammi) ed il cinturino è disponibile sia in silicone che in cuoio.
Le colorazioni invece sono quatro, come potete vedere dalle foto.
Concludiamo con il prezzo, che è quello che la mette in diretta competizione con l’economica Mi Band. Questa Honor Band A1 ricalca fedelmente il suo prezzo di lancio ( 99 yuan – 13 euro ) per la versione con cinturino in silicone, mentre si sale a 199 yuan – 27 euro per il cinturino in pelle.
La data di uscita è prevista per il 25 maggio 2016, ma badate bene, Il rilascio in Europa non è ancora stato ufficializzato, quindi potrete acquistarla inizialmente solo dai portali specializzati in import di tecnologia, ad esempio Aliexpress, TinyDeal, GearBest e gli altri.
Mi Band 2 VS Honor Band A1: quale comprare?
Entrambe sono sicuramente delle band efficienti, e per decidere quali comprare non possiamo fare discriminazioni sul prezzo. Da un lato, quello di Xiaomi, abbiamo un enorme vantaggio dato dal piccolo display, che fornisce informazioni su attività, orario e notifiche. Altro vantaggio il sensore per il battito cardiaco. Pecca però l’applicazione, che spesso viene rilasciata con diversi bug, poi sistemati, ma che ci sono e danno qualche noia. Altro piccolo neo del Mi Band ( ora parlo della versione 1s) è l‘usura del cinturino, che vi costringerà a sostituirlo entro 6-9 mesi dall’acquisto ( almeno secondo la mia esperienza con Mi band 1 e Mi Band 1s)
Dall’altro lato abbiamo un colosso internazionale come Huawei, e la differenza secondo me la farà l’applicazione che verrà rilasciata per Honor Band A1 e le integrazioni con servizi di terzi. Il cinturino, a prima vista sembra davvero solido e dovrebbe essere più duraturo, ma essendo più spesso potrebbe dare più fastidio durante l’estate.
Insomma, non ci resta che aspettare il 25 Maggio in attesa dell’uscita ufficiale, a cui seguirà a ruota anche l’ufficializzazione della Mi Band 2.